venerdì 23 maggio 2014
giovedì 13 marzo 2014
Claude Monet
Claude Oscar Monet è nato il 14 novembre 1840 a Parigi. Artista alle prime armi, trascorre la propria fanciullezza con la famiglia a Le Havre, città che lascia all'età di quindici anni per trasferirsi a Parigi, su consiglio del pittore Boudin. La capitale francese era in effetti anche la capitale della cultura ed è naturale che lì il pittore avrebbe trovato adeguati stimoli per sviluppare le sue idee.
Durante il mese di gennaio dell'anno 1857 perde la madre.
A Parigi si iscrive alla "Academìe Suisse" dove, oltre a rimanere colpito dalla pittura di Delacroix, Daubigny e Corot, incontra artisti specializzati in paesaggi, come Pissarro, Bazille, Sisley e Renoir. Insieme formano un'allegra quanto talentuosa combriccola, si scambiano idee e proposte culturali, oltre a condividere momenti di pittura "dal vero" nella foresta di Fontainbleu.
Lega in particolare con Bazille e, grazie a questi, Monet trova finalmente un atelier personale, dove elabora alcune celebri tele due delle quali ("La foce della Senna a Honfleur" e "Punta di Cap de Héve con la bassa marea") vennero accettate in quello che diverrà il celeberrimo "Salon des réfusés" (l'esposizione in cui si rifugiarono i rivoluzionari impressionisti, inizialmente del tutto avversati dalla critica). Queste opere ebbero una critica tanto lusinghiera da spingere l'artista ad iniziare il dipinto "Colazione sull'erba".
Intanto esegue anche caricature, un genere di cui è sempre stato un maestro fin dalla fanciullezza, riuscendo a pubblicarne qualcuna su fogli satirici. Alla fine dell'anno torna a Le Havre, ma il 29 aprile 1861 riceve la chiamata alle armi da cui non può esimersi.
E' arruolato nel corpo dei cacciatori d'Africa e a giugno parte per Algeri.
In seguito dirà di essersi preparato qui all'impressionismo.
Ad un certo punto interviene la ben introdotta zia Marie-Jeanne e riesce a farlo esonerare.
Nel 1862 lavora con Bourdin e conosce Jongkind. In autunno è di nuovo a Parigi: entra nello studio di Gleyre e incontra Renoir e Sisley, oltre a ritrovare Bazille. Appartengono a questi anni alcuni paesaggi dei dintorni di Honfleur. Nel 1867 dipinge "Donne in giardino", tappa fondamentale nelle ricerche impressioniste. Da questo momento in poi diviene costante nella sua arte, l'impegno di identificare pittura e natura, immagine e forma, e di cogliere attimo per attimo la realtà.
Il 28 giugno 1870 sposa Camille, sua compagna fino al 5 settembre 1879, quando la ritrae sul letto di morte. A settembre, giunto a Londra per evitare nuovamente la guerra, Daubigny lo presenta a Durand-Ruel che alla prima mostra della Società degli artisti francesi nella sua galleria di New Bond Streeet, gli permette di esporre "Entrata al porto di Trouville".
Nelle opere del decennio '70-'80 sono espresse le concezioni impressioniste. Ad esempio "La colazione", "Il ponte di Argantuil" e il celebre "Impression, soleil levant", estremamente importante perchè è da esso che prenderà il nome il gruppo degli impressionisti.
Nel 1871 muore il padre e si trasferisce a Londra dove sboccia l'interesse per Turner e Constable.
Nel 1874 si trasferisce in Olanda dove realizza vedute e paesaggi di Amsterdam. Alla mostra degli impressionisti dello stesso anno Claude Monet presenta sette pastelli e cinque dipinti tra cui "Campo di papaveri".
Nel 1876 Paul Cezanne lo presenta al collezionista Chocquet. Esegue quattro vedute dei giardini delle Tuileries. L'anno seguente apre uno studio in rue Moncey, realizza varie vedute della stazione Saint-Lazare ed espone alla terza mostra degli impressionisti. Nel 1878 realizza "Rue Montorguril", "Rue Saint-Denis" e la "Chiesa a Vétheuil".
Dopo dieci anni presenta alla terza mostra dei Les XX di Bruxelles dieci nuovi lavori. Le opere vengono esposte anche in America ed ottengono enorme successo. Ad aprile torna in Olanda a dipingere; da settembre a novembre soggiorna a Belle-Ile-en-Mer in Bretagna e realizza una quarantina di dipinti che terminerà poi a Giverny.
Qui inizia la serie degli "stagni". La sua reputazione internazionale cresce: espone ancora a Parigi, San Pietroburgo, Mosca, New York, Dresda e Boston.
Nel 1911 Durand-Ruel gli organizza due mostre personali a New York.
Nello stesso anno gli viene diagnosticata una doppia cataratta, ma l'operazione agli occhi viene rimandata. I problemi agli occhi si aggravano di anno in anno. Si ammala di tumore al polmone nel 1926. Morirà il 5 dicembre dello stesso anno a Giverny.
Un'opera di Monet
Ninfee
rosa è un dipinto ad olio su tela di cm 81,5 x 100 realizzato nel 1898 da Caude
Monet. È conservato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Monet, nel suo giardino, abbandona il contatto con la contemporaneità. Da giovane era stato felice di dipingere vedute cittadine, ma ora sembra rifuggire il chiasso e il brulicare della metropoli. Ciò che dipinge ora è fermo. Tuttavia egli coglie lo scorrere del tempo sui fiori inerti, rappresentandoli nel loro sfiorire e rifiorire.
Monet, nel suo giardino, abbandona il contatto con la contemporaneità. Da giovane era stato felice di dipingere vedute cittadine, ma ora sembra rifuggire il chiasso e il brulicare della metropoli. Ciò che dipinge ora è fermo. Tuttavia egli coglie lo scorrere del tempo sui fiori inerti, rappresentandoli nel loro sfiorire e rifiorire.
L'opera
Freudian slip, è un'opera di Kandinskij nel quale l'autore ha cercato di catturare l'atmosfera creativa vibrante e l'energia o sinergia di questo grande collaborazione.
Pubblicato il 6 Novembre 2012 ed è un quadro che misura 1024x1051
giovedì 6 marzo 2014
L'autore
Wassily Kandinsky
Nasce a Mosca il 4 dicembre 1866, nella famiglia di un commerciante di tè.
Quando i suoi genitori si separano, è la zia a prendersi cura della sua
educazione. Già a dieci anni prende le sue prime lezioni di disegno e di
musica.
Dopo gli studi di giurisprudenza, decide di dedicarsi alla pittura.
All’età di trent’anni, si trasferisce a Monaco, dove frequenta
l’accademia.
Dal 1901 al 1904 fa parte del gruppo artistico “Phalanx”. Negli anni
successivi, viaggia e risiede all’estero: trascorre anche un anno a
Parigi.
Gli anni 1911 e 1912 sono fondamentali nella vita e nell’evoluzione
artistica di Wassily Kandinsky. Incontra le personalità artistiche più
in sintonia con la sua visione dell’arte: Franz Marc e Paul Klee.
Insieme a loro fonda l’almanacco “Der Blaue Reiter”, che significa “Il
cavaliere azzurro”, figura simbolo di libertà e spiritualità, e
l’azzurro è il colore prevalente nelle opere del gruppo.
Il primo numero di questo giornale esce nel 1912, e in copertina c’è la
riproduzione di un acquarello di Kandinsky, che raffigura proprio un
cavaliere azzurro un po’ stilizzato.
Verso il 1912 comincia la sua evoluzione verso l’astrattismo, con la realizzazione del Primo acquerello astratto (1910 o 1913).
Negli anni 1911-14 Kandinsky realizza molte delle prime Komposition (Composizioni) e delle Improvisation (Improvvisazioni).
Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, Kandinsky torna
in Russia. Qui viene nominato professore dei Laboratori artistici di
Stato (1918).
Le opere del periodo mostrano uno stile sempre più geometrico e meno espressionista.
Nel 1921 fa ritorno in Germania con la seconda moglie Nina. Viene
chiamato alla famosa scuola tedesca di design moderno, il Bauhaus.
L'insegnamento
al Bauhaus è una delle esperienze chiave nella vita dell’artista.
Kandinsky vi trascorre più di dieci anni. Accanto a lui insegna anche
l’amico Paul Klee.
Al Bauhaus Wassily Kandinsky tiene il seminario sul colore nell’ambito
del corso propedeutico. Insegna anche pittura murale. Durante
l’insegnamento, la sua pittura assume un’impronta geometrica, dominata
dalle proprietà dinamiche della linea, del punto, delle superfici e dei
diversi colori.
Con l’avvento del nazismo il Bauhaus viene chiuso.
Le opere di Kandinsky, presenti in abbondanza nei musei tedeschi,
vengono sequestrate. Ma Kandinsky aveva già abbandonato la Germania nel
1933, per trasferirsi a Neuilly-sur-Seine, vicino a Parigi. Qui
trascorre gli ultimi 10 anni di vita in modo tranquillo.
Wassily Kandinsky muore a Neuilly-sur-Seine nel 1944.
Un'opera di Pissarro
Pont royal e pavillon de flore, appartenente alla
maturità di Pissarro, risale al 1907. Si tratta di una veduta con prospettiva
dall'alto e ripresa obliquamente, che ritrae il Pont Royal e Pavillon de Flore
di Parigi. In primo piano si distende la Senna, che occupa con un'ampia forma
triangolare la metà inferiore del dipinto.
Il
Pont Royal divide il quadro orizzontalmente in due parti uguali: in alto domina
l'azzurro del cielo, in basso il verde smeraldo del fiume, elementi naturali che
sembrano quasi specchiarsi l'un l'altro.
Sulla
sinistra l'albero autunnale funge da richiamo visivo e rimanda lo sguardo verso
il palazzo a destra. Al centro la vista si apre in uno scorcio di Parigi,
immersa nella nebbia dell'autunno. I piccoli tocchi in punta di pennello creano
un effetto di vibrazione atmosferica che rinvia al clima carico di umidità.
Il
dipinto, nel suo insieme, è caratterizzato da una grande armonia, ogni elemento
della raffigurazione si collega all'altro in perfetto equilibrio. Ciò è dovuto
soprattutto alla rigorosa composizione, basata su linee diagonali, oblique,
orizzontali e verticali, estremamente essenziali, regolari ed armoniose.
I
colori sono caldi e brillanti, sapientemente accostati tra loro per conferire
luminosità al dipinto.
La
luce è piena e genera anche ombre colorate e riflessi mobilissimi, visibili
specialmente sotto le arcate a tutto sesto del ponte; la luce inoltre, appare
come rifratta dall'umidità atmosferica, e abbraccia delicatamente le forme,
rendendole più morbide, resa attraverso pennellate rapide che producono macchie
di colore dai contorni non definiti.
Tali
risultati pittorici sono tipici dell'impressionismo, ma sono reinterpretati da
Pissarro in maniera molto personale, secondo la sua necessità di cogliere
un'impressione istantanea della realtà per trasformarla in una dimensione
eterna.
mercoledì 19 febbraio 2014
Camille Pissarro
Camille Pissarro è uno dei più importanti artisti francesi dell'800. Il suo nome è strettamente legato all'impressionismo, di cui fu uno dei principali esponenti. Egli nasce a Saint-Thomas, Isole Vergini, il 10 luglio 1830, da un padre ebreo francese, di origine portoghese, e una madre creola originaria delle Antille danesi. Il padre lo fece educare a Parigi, ma una volta che Camille finì gli studi, dovette ritornare a casa, dove, nonostante si occupasse degli affari di famiglia e lavorasse come commesso nella bottega del padre, iniziò a mostrare interesse per la pittura. Volendo quindi dedicarsi al disegno, scappò di casa con il pittore danese Melbye, stabilendosi in Venezuela. Iniziò a vendere i suoi primi dipinti nel Nicaragua per pagarsi il viaggio che lo condusse a Parigi nel 1855.
A Parigi frequentò l'Ecole des Beaux-Arts e poi l'Academie de Suisse venendo a contatto con pittori come Manet, Courbet e Corot. Proprio su consiglio di quest'ultimo, Pissarro, iniziò a dipingere en plein air (all'aria aperta). Nel 1859 partecipò per la prima volta al Salon con un paesaggio di Montmorency, successivamente, però, fu più sfortunato: sia nel 1861 che nel 1863 fu rifiutato al Salon. In quel periodo conobbe e divenne amico di Cezanne e di Guillaumin, con i quali, Pissarro, non accettando di esser stato rifiutato al Salon ufficiale, decise di esporre i suoi quadri al Salon des Refuses. Frequentò, inoltre, il Cafè Guerbois: lì ebbe modo di discutere su questioni d'arte e influenzare anche alcuni amici come Cezanne e Monet, e di venir apprezzato anche da Zola. Espose al Salon sia nel 1864 che nel 1866, ma si notarono già i segni di un cambiamento stilistico, infatti, l'atmosfera si rivitalizza, al cupo è sostituito il colore, fino ad arrivare a una svolta impressionista. Nel 1866 lasciò Parigi per motivi economici e si trasferì a Pontoise, città da cui Pissarro trae molta ispirazione, infatti, sarà il soggetto di vari suoi dipinti.
Nel 1867 Pissarro, escluso dal Salon ufficiale firmò una petizione per un nuovo Salon des Refuses appoggiato da altri pittori come come Monet, Renoir, Sisley. Durante la guerra del 1870, mentre i prussiani occupano la sua abitazione distruggendo tutti i quadri fino ad allora realizzati, si rifugiò a Londra. In questa città dipinse paesaggi e vedute di Norwood e dell'area a sud di Londra, attorno a Crystal Palace, esposti nella galleria londinese di Paul Durand-Ruel. Nel 1872, comunque, Pissarro ritornò a Pointoise ma negli anni successivi, nonostante risulti essere uno dei più grandi promotori della prima mostra impressionista, ebbe molte difficoltà economiche e fu per questo aiutato da protettori e collezionisti come Murar e Arosa. Dal 1881 Pissarro iniziò a dedicarsi al tema dei contadini, che egli raffigurerà in svariate tele. Dopo un breve soggiorno a Rouen, nel 1884, l'artista si trasferì ad Eragny e l'anno dopo influenzato da Seurat, sperimenta per un breve periodo il puntinismo, tecnica che però rimarrà intermittente e personale fino al 1890. Camille, nel 1886, conosce Vincent Van Gogh e nell'anno successivo, venne invitato a partecipare alla mostra del gruppo Les XX a Bruxelles e all'esposizione internazionale di Georges Petit che si svolgeva ogni anno a Parigi. Negli anni successivi una malattia ad un occhio lo costrinse a rallentare l'attività artistica e fu così che nel 1891 fece montare nel suo studio un torchio e si dedicò all'incisione. Egli, comunque, negli ultimi anni della sua vita, dopo essere stato costretto a fuggire in Belgio per le sue idee anarchiche, per la sua malattia agli occhi iniziò a dipingere dai suoi appartamenti dando vita a delle rappresentazioni di scorci di città e paesaggi visti dall'alto. A partire dal 1892 ritornò allo stile impressionista, a cui rimase sostanzialmente fedele fino alla morte, avvenuta a Parigi il 13 Novembre del 1903.
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